In Lavoro Critico

Call for Papers – Il cosiddetto iconico: new frontiers

Con quale grado di consapevolezza oggi utilizziamo il termine “iconico”? Lo sappiamo: iconico ha a che fare con l’icona. L’etimo ci rimanda ad immagine, ma le sue applicazioni sono molte.In semiologia l’icona è un segno che assomiglia a ciò che rappresenta; nell’arte religiosa, invece, le icone erano e sono utilizzate come simbolo; la loro funzione è di unire una comunità attorno a valori condivisi dalla comunità cristiana, attorno a determinati valori comunicati: il bene opposto al male.In epoca moderna con iconico si è venuto a ad indicare un fenomeno di aggregazione delle masse, a partire da una immagine riconosciuta come rappresentativa di un fatto, di un contesto.         

La questione, dunque, riguarda non tanto il fenomeno quanto i processi che lo hanno interessato: non è il termine ad aver cambiato significato, è il concetto di sacro o di sacrale ad aver assunto un significato diverso.         

In sintesi: L’iconico è un codice universale, il cui significato è cambiato in relazione a nuove forme di devozione.         

Oggi iconico, nel significato contemporaneo, è termine che appartiene soprattutto al contesto anglofono, in quanto assunto dal binario della comunicazione glamour: è ciò che, in ragione della sua popolarità, è in grado di essere rappresentativo ed emblematico; in grado di “fermare” un momento del tempo, di imprimersi nella memoria. È parola che, nella sua valenza di plastica rappresentatività, è diventata pervasiva, specialmente dalla diffusione capillare dei social; in particolar modo da quando i social hanno subito una sorta di mutazione genetica, ossia da un paio di lustri a questa parte, passando dall’essere uno spazio di opinione e, quindi, di scrittura condivisa, ad album di immagini, foto, meme, il cui supporto verbale è il più delle volte quello di una canzone a sua volta iconica nella figura del suo interprete. Iconico è, dunque, uno di quei (molti) casi che in linguistica sono detti latinismi di ritorno: dall’ormai vecchissimo computer al meno vecchio app, lo schermo della lingua globale applicata a fenomeni del visuale ci restituisce un mondo in cui l’impressione o l’impressionabilità è tutto.


Si accolgono:

1) contributi di taglio critico ;
2) contributi multimediali (foto, cortometraggi, spot pubblicitari)

Gli interessati sono pregati di inviare entro il 31 gennaio 2023 una proposta di contributo con le indicazioni di argomento e abstract (70 parole max) ai seguenti indirizzi:

zoeydc77@gmail.com

antonio.daniele@unifg.it

letterazero.nuovaserie@gmail.com