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Come il Gatto di Schrödinger – recensione a “Così per sempre” di Chiara Valerio

di Valentina di Corcia

Così per sempre di Chiara Valerio è la storia di esseri straordinari dentro vite ordinarie. 

         Giacomo Koch è un medico del Fatebenefratelli, anatomopatologo per la precisione, sebbene il suo cognome ci porti con la memoria gli studi batteriologici. Ma per il lettore comune spesso la medicina è tutt’uno: una grande scienza del corpo.

          Giacomo Koch vive a Roma, il suo laboratorio è a Isola Tiberina e affaccia sul Tevere. Fuori dalle finestre, mentre lui è impegnato a “cercare una connessione tra organi e vita”, il fiume scorre e a lui basta osservarlo per ricordarsi di sé e che tutto ciò che scorre è il segno di una vita, di attività: come  l’acqua così il sangue che avanza  e poi di colpo si condensa in grossi grumi, coaguli carichi di ricordi e di sofferenza: Giacomo Koch è Dracula e, parafrasando Burroughs, il suo passato è un fiume malvagio. 

         Questa storia è fatta non dallo stigma del contagio ma dalla condanna alla solitudine. Così, per sempre, è la promessa incantatrice, di cristallizzare un momento e renderlo sempre uguale a se stesso, di sfuggire alle leggi della natura e creare vita dalla morte.  Scritto con lo stile del memoriale, corredato da annotazioni finali, è un romanzo che conserva anche i toni della tragedia shakspeariana e i riferimenti al romanzo nero inglese: c’è il monstrum, c’è il “doppio”; riscrittura  del classico, mediata dal modello cinematografico. Sembra una dote di poco conto, invece è molto per il lettore attento, come per quello appassionato che vi troveranno richiami gradevolmente noti o stimoli insospettati.

         La narrazione procede fluida, articolata in dialoghi preceduti da brevi annotazioni del narratore. Si passa velocemente dall’oggi al passato. Il tempo è la spirale dove su ogni cerchio si collocano i personaggi di questa storia, come gli elettroni sugli orbitali. Al centro, nel nucleo, ci sono Giacomo e Mina.

         Come Proust, Giacomo vive la sua “non-vita” à la recherche non del tempo perduto ma del senso stesso del tempo. Il sangue è la sua madeleine, quella materia viscosa e ferrosa che gli riporta alla mente vite e mondi che ha vissuto e divorato, vorace e famelico. Gli istinti dei primi tempi che negli ultimi due secoli ha imparato a moderare, addomesticare, grazie alla mediazione delle scienze esatte e della psicanalisi, nella quale cerca conforto e confronto. In un dialogo con Jung si dice inestinto, né vivo, né morto: Dracula sfugge alla binarietà, alle convenzioni. È vivo e morto insieme, è uno dei paradossi della fisica, quello del Gatto di Shrödinger.

         Mina Murray ora è Mina Monroy: è il suo antico amore ma sono lontani i giorni in cui lei e il conte vivevano felici e innamorati. A distanza di mezzo secolo dal loro addio Mina vive a Venezia e ha nuova compagna. Ha cambiato, nuovamente, vita; ha sparigliato le carte e stabilito da sola le regole, si è creata nuove abitudini e le ha mescolate alle antiche passioni. Ma è un essere mortale e si ritrova stretto negli abiti soprannaturali che ora vorrebbe strapparsi di dosso, ma non può. Allora decide di incarnare pienamente lo spirito della città bella ma malinconica, decadente quanto basta. Indossa tabarri e  calza friulane, si circonda di oggetti preziosi e opere d’arte. Consacra se stessa alla bellezza e al ricordo nella sua casa-museo, quel Palazzo Venier che ospitò le bizzarrie e gli eccessi di tre icone del novecento, la Marchesa Luisa Casati, Doris Casterlrosse e Peggy Guggenheim (Mina pare racchiuderle in sé tutte quante). Donne chiacchierate, con una condotta di vita ben lontana dalla morale dell’epoca eppure hanno dominato, ognuna a modo proprio, quel secolo.

         Chiara Valerio cattura il lettore in un dialogo che procede facile e naturale, nel quale il botta e risposta tra gli interlocutori è talmente serrato da sembrare il discorso di un unico attore. Il ricordo di avvenimenti passati si insinua e puntella la descrizione degli avvenimenti presenti, fatta anche della personalità dei personaggi, del loro modo di vestire, di una risata, del modo di fumare. Di momenti ordinari di vite straordinarie.

Chiara Valerio

Così per sempre

pp. 464, € 22,00

Einaudi Super Coralli, Torino, 2022